Il progetto
Chi studia la musica per film deve sovente confrontarsi con la penuria delle fonti, la lacunosità delle informazioni e, specie per quanto riguarda l’Italia, la scarsità di centri di documentazione dedicati. Partiture, abbozzi, documenti sonori (e fonti secondarie come carteggi, diari, testimonianze iconografiche ecc.) sono disseminati in biblioteche, archivi e collezioni private: una dispersione aggravata dalla disattenzione per una tipologia di ‘oggetti’ di fattura recente e non particolarmente pregevole e dalla frequente mancanza di preparazione musicale del personale addetto alla loro registrazione in inventari e cataloghi.
L’urgenza di reperire e salvare da condizioni di conservazione spesso precarie i documenti musicali per il cinema, unita alla convinzione del contributo che la maggiore disponibilità di fonti e informazioni potrebbe fornire alla definizione di una metodologia scientifica utile all’analisi storico-critica del ruolo della musica per film e alle riflessioni intorno al restauro delle colonne sonore, hanno spinto un gruppo di docenti di musica e di cinema ora nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino a partecipare al Bando Regionale per progetti di ricerca in materia di Scienze Umane e Sociali (2008) con un progetto intitolato Cabiria – Census, Cataloguing and Study of Manuscript and Printed Music for the Cinema in Piedmont. Approvato e finanziato dalla Regione Piemonte (D.D. n. 151, 7 agosto 2009), il progetto ha avuto come obiettivi:
- il censimento dei documenti musicali manoscritti e a stampa per film conservati nelle istituzioni piemontesi, spesso accantonati nei depositi senza lasciare traccia in inventari e cataloghi, e bisognosi di interventi di tutela e conservazione
- la creazione di una base di dati catalografica liberamente accessibile e corredata (nel rispetto delle norme vigenti in materia di diritto d’autore) dalle immagini digitali dei documenti catalogati
- lo studio dei materiali reperiti e la stesura di saggi critici che affrontassero l’analisi della musica per film secondo prospettive diverse (musicologica, estetica, etnomusicologica, antropologico-musicale, bibliografica) e contribuissero alla definizione di una metodologia filologicamente fondata, essenziale anche per le operazioni di restauro delle colonne sonore.
L’ambito territoriale del progetto, senza corrispettivi nelle altre regioni italiane, ha trovato ragione nel profilo della città in cui è stato ideato: una delle capitali del cinema nei primi decenni del Novecento, culla di centinaia di pellicole (prima fra tutte Cabiria, da cui la ricerca ha tratto il titolo), sede di case produttrici e editori musicali di grande rilievo.
Enti interessati al progetto
- Istituto per i Beni Musicali in Piemonte
Relazioni a convegni sul progetto
- Annarita Colturato, The Research Project Cabiria (Music and Media 4th Study Group Conference, Torino, Università degli Studi, 28-29 giugno 2012)
- Luisa Maria Zanoncelli, In margine al progetto Cabiria (La storiografia musicale e la musica per film, Venezia, Fondazione Levi, 15-16 marzo 2013)
- Annarita Colturato, Il Progetto Cabiria dell’Università di Torino (XX Convegno annuale della Società Italiana di Musicologia, Foggia, Conservatorio di Musica “Umberto Giordano”, 18-20 ottobre 2013)
- Annarita Colturato, Il Progetto Cabiria dell’Università di Torino: orientamenti e anticipazioni (XVII Colloquio di musicologia del «Saggiatore musicale», Bologna, Università degli Studi, 22-24 novembre 2013).
Bibliografia sul progetto
- Annarita Colturato, Un progetto dell’Università di Torino: Cabiria – Census, Cataloguing and Study of Manuscript and Printed Music for the Cinema in Piedmont, in Suono/Immagine/Genere, a cura di Ilario Meandri e Andrea Valle, Torino, Kaplan, 2011, pp. 232-242
- Annarita Colturato, Cabiria Research Project (University of Turin), in Film Music: Practices, Theoretical and Methodological Perspectives. Studies around Cabiria Research Project, a cura di Annarita Colturato, Torino, Kaplan, 2014, pp. 13-25.